Hans Fallada, pseudonimo di Rudolf Wilhelm Friedrich Ditzen (Greifswald, 21 luglio 1893 – Berlino, 5 febbraio 1947), è stato uno scrittore tedesco, famoso per i suoi romanzi realistici che descrivono la vita quotidiana nella Repubblica di Weimar e nella Germania nazista.
La sua vita fu segnata da problemi di salute mentale, dipendenza da droghe e alcol, e frequenti scontri con la legge. Questi elementi autobiografici si riflettono spesso nelle sue opere.
Opere Principali:
Piccolo%20uomo,%20e%20adesso?
(Kleiner Mann – was nun?, 1932): Un romanzo che descrive la disoccupazione e la povertà durante la Grande Depressione, che lo consacrò al successo letterario.L'uomo%20che%20voleva%20morire%20solo
(Jeder stirbt für sich allein, 1947): Scritto poco prima della sua morte, narra la storia vera di una coppia di operai berlinesi che si oppongono al regime nazista attraverso piccoli atti di resistenza. È considerato uno dei suoi capolavori e un'importante testimonianza sulla vita sotto il nazismo.Lupo%20tra%20i%20lupi
(Wolf unter Wölfen, 1937): Un affresco della società tedesca nel periodo dell'iperinflazione degli anni '20.Un%20sogno%20d'oppio
(Der Trinker, pubblicato postumo nel 1950): Romanzo autobiografico che descrive la sua lotta contro la dipendenza.Lo stile di Fallada è caratterizzato da un realismo crudo e un'attenzione ai dettagli, che gli permette di rappresentare in modo vivido la vita delle persone comuni durante periodi storici difficili. La sua capacità di descrivere la psicologia dei suoi personaggi, con le loro debolezze e le loro speranze, lo rende uno degli autori più importanti della letteratura tedesca del XX secolo.
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